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OPI Belluno riceve, sistema il Caterpillar e asfalta il malcapitato

Da: L.S.
Inviato: giovedì 14 gennaio 2021 22:58

Oggetto: Alla cortese, URGENTE attenzione del Presidente OPI Belluno: ILLICEITA’ PENALE nel mancato rispetto dell’autonoma decisionale della persona riguardo alla propria salute

Egregio Presidente,
Segnalo allo Sua attenzione il seguente articolo che interviene nell’argomento in oggetto, alla luce dei fondamenti deontologici delle professioni sanitarie e del Codice di Procedura Penale.

SI-VAX-Covid-19: perdona loro perché non sanno quello che fanno

Auspico che l’Istituzione da Lei rappresentata si astenga dal perpetrare analoghe pressioni sul personale sanitario e su chiunque altro, ma anche che Lei voglia esprimere pubblicamente la propria dissociazione da iniziative simili a quelle delle autorità sanitarie di Vicenza, nella quale si ravvisano evidenti profili di illiceità penale.

Rispettosi saluti

Dr. L. S.
Specialista in Malattie Infettive
Specialista in Sanità Pubblica
Già “Esperto del Ministero Affari Esteri in Tanzania (per il controllo di epidemie VERE)
Già Direttore Distretto 3, ULSS 16, Padova

 

Buongiorno, le rispondo dalla mia mail personale, per brevità.

La ringrazio per la segnalazione, ma, più che l’argomento in sé, di cui comunque tratteremo, mi ha primariamente incuriosito la sua figura e come lei stesso si presenta in rete: “Studioso delle relazioni economiche, finanziarie e monetarie fra Nord e Sud del mondo”, frammezzato all’attività di medico (non risulta iscritto all’Albo, per cui non è abilitato all’esercizio professionale in Italia, ex art. 348 c.p.) e di “già esperto di controllo di epidemie VERE”.

Cerco qualche riferimento alla sua attività e trovo una serie di articoli, che vanno da “la panico-demia da tamponamento a catena” a “ci vuole una laurea in mascherinologia?”, passando per “Sciacalli, panico e virus”.

Rispetto la sua opinione, ma trovo poco utile, ai fini del controllo dell’infezione, divulgare (pur nei limiti delle particolari pagine che hanno ospitato il suo pensiero) aspetti atti ad alimentare ulteriormente quello che lei stesso osteggia, ovvero il bombardamento mediatico.

Tralasciando i convenevoli, vengo alla sua obiezione di Cittadino, che si rivolge ad un Ente sussidiario dello Stato, nato primariamente a tutela dei Cittadini, lamentando profili di “illiceità penale” rispetto al profilarsi di sanzione disciplinare, da parte dell’Ordine dei Medici di Vicenza, verso “medici obiettori” in materia di vaccinazione SARS CoV-2 (non entro nel merito dell’errata locuzione di “medico obiettore”, profilo specificatamente normato e riservato a definite possibilità).

Nel merito della supposta “illeicità penale”: non si comprende quale articolo del codice penale venga violato, ma, di contro, ben si comprendono le responsabilità penali a cui soggiacciono datori di lavoro e medici competenti che non adempiono a quanto previsto dall’articolo 279 del D.Lgs 81/2008, che la invito a verificare, facilitandole la ricerca (https://www.medicoeleggi.com/argomenti000/italia2008/400116-279.htm).

Per le sanzioni vedasi https://www.disva.univpm.it/sites/www.disva.univpm.it/files/disva/sicurezza/Schema%20sanzionatorio%20DLgs%2081-08.pdf

Quanto sopra concerne ovviamente i dipendenti, ma, con altrettanta evidenza, i liberi professionisti in convenzione con qualche struttura, fisica o organizzativa, del SSN.

Qualche spunto di interessante riflessione in merito lo può trovare anche nel pensiero del giuslavorista Giacomo Doglio in analisi ad un articolo del sole24ore (http://quotidianolavoro.ilsole24ore.com/art/contratti-lavoro/2021-01-07/i-dipendenti-che-non-si-vaccinano-collocabili-aspettativa-non-retribuita-200547.php?uuid=ADLujDCB).

L’evidenza normativa risponde agevolente a quanti invocano il sacro art. 32 della Costituzione, dimenticando sempre la locuzione finale: “se non per disposizione di legge”.

Mi stupiscono le varie sottolineature che fa rispetto alla mancata sicurezza del vaccino, quando il NEJM, rivista scientifica con il maggior impact factor al mondo, pubblica gli studi di fase 3 del vaccino Pfizer / BioNTech (https://www.nejm.org/doi/pdf/10.1056/NEJMoa2034577?articleTools=true&fbclid=IwAR0Dz88WcoYW1nyd4rmBZj7y-j6-2FWw4A8hhvS0CmVDPy_UYC7wuuNJh48) e Moderna (https://www.nejm.org/doi/full/10.1056/NEJMoa2035389?fbclid=IwAR2eDz3syWx5OCybBsq0YhZADC7ZignPjwhlRkFKAGriFq3h3B97Pupsqh4), intitolando gli articoli “Efficacia e sicurezza del vaccino”.

Se vuole confutare il NEJM si accomodi.

Con altrettanta scientificità, cortesemente.

Cita con soddisfazione l’articolo di Peter Doshi, editor del BMJ, ma credo che le sia sfuggito qualche particolare.

La prima edizione dello “studio”, di cui riporto il link ( https://blogs.bmj.com/…/peter-doshi-pfizer-and…/) è stato pubblicato (III riga) in data 26 novembre”.

Su quali dati l’editore si è basato, dato che gli studi di fase 3 di Pfizer BioNTech e Moderna sono stati pubblicati solo a dicembre”?

Naturalmente non si basa su dati, ma su una personale interpretazione.

Il 4 gennaio esce una nuova puntata de “l’opinione di Doshi”, su cui si è espresso persino BUTAC (Bufale Un Tanto Al Chilo) (https://www.butac.it/doshi-vaccini-covid/), sottolineando l’ovvio: le opinioni, anche di autorevoli accademici, non sono studi scientifici e, nella scala delle evidenze, hanno una importanza ovviamente relativa.

Spiacevole che taluni (giornalisti e non solo), divulgano con colpa grave, se non con dolo, una opinione personale alla stregua di uno studio scientifico, generando controinformazione ed alimentando sentimenti antivaccinisti, del tutto inutili e dannosi in questa fase storica.

La questione deontologica: come già accennato, la norma IMPONE agli Ordini professionali, in via prioritaria, la tutela del Cittadino ed i Codici Deontologici (quello degli Infermieri compreso) IMPONGONO ai Professionisti l’esercizio professionale basato sull’evidenza scientifica.

Quale atteggiamento dovrebbe avere l’Ordine, a fronte di ampia letteratura mondiale di primissimo livello, che indica la strada vaccinale come via prioritaria e, al momento, unica, per la soluzione della pandemia da SARS CoV-2?

Certo, la sua autoqualifica di “esperto di epidemie VERE”, presume e precede il suo scetticismo rispetto alla pandemia corrente, ma riconoscerà anche lei, che tali opinioni non sono per nulla suffragate, attualmente, dalla comunità scientifica mondiale.

I Professionisti Sanitari giurano di difendere la salute delle Persone e quindi non possono, in alcun modo, permettersi atteggiamenti antiscientifici, controscientifici o pericolosi per la salute del Cittadino.

I sanitari, al netto di condizioni morbose opportunamente valutate e certificate, non possono e non devono sottrarsi alla vaccinazione prevista, adducendo dubbi o perplessità che possono essere verificate facendo un semplice esercizio, cui ogni Professionista dovrebbe essere avezzo: continuare a studiare.

I suoi auspici: l’Ordine di Belluno che mi onoro di rappresentare si è già espresso pubblicamente e in più sedi nella medesima convinzione che è necessario avere un atteggiamento aperto, nei confronti di chi esprime corrette perplessità, dando strumenti di approfondimento e di verifica.

Qualora prevalgano e perseverino immotivati atteggiamenti antiscientifici, l’Ordine ha già dichiarato la propria intenzione di procedere alle DOVUTE verifiche disciplinari, a tutela del Cittadino e della Salute Pubblica.

Il mio personale plauso all’Ordine dei Medici di Vicenza, per la coerenza delle idee in relazione al mandato ricevuto.

Auspico che tutti gli Ordini delle Professioni Sanitarie prendano aperte e chiare posizioni analoghe, nel rispetto dell’Istituzione dello Stato, che sono chiamati a rappresentare.

Dr. Luigi Pais dei Mori

Infermiere legale

Presidente dell’Ordine delle Professioni Sanitarie della Provincia di Belluno

Membro del panel di esperti sulla Responsabilità Professionale della Federazione Nazionale degli Ordini delle Professioni Infermieristiche

Sapevatelo. (Ndr)

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