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Un monte risorse che rispecchia l’assegnazione finale del 2016, e si mantiene in linea sui 2 miliardi e 237 milioni di euro, che «nel 2017 «assegniamo già da subito per consentire alle Aziende di pianificare meglio l’attività». Confermati i fondi per gli investimenti, 20 milioni a valere per il prossimo anno a cui si somma lo stanziamento di altri 13 milioni deliberato pochi giorni fa. Riparto di risorse tra Aziende del servizio sanitario regionale che avviene per il 99% sulla base dei costi standard, lasciando un fondo residuo, pari a 87 milioni di euro, per il superamento della spesa storica. Ma soprattutto «indicazioni nuove che vanno nella direzione di migliorare la relazione con i pazienti» anticipa l’assessore alla Salute, Maria Sandra Telesca, nel presentare i contenuti delle Linee di gestione 2017 approvate in via preliminare dalla giunta e inviate al Cal, il Comitato delle autonomie locali, per il parere di competenza.

Il che cosa si traduce questa “maggiore attenzione”? «Ad esempio – risponde Telesca – nell’individuazione, in caso di ricovero, di un medico, e uno solo, come riferimento per ciascun paziente». Niente più “ripetizioni” ai sanitari che ruotano attorno al capezzale e fanno sempre le stesse domande.

Ogni ricoverato avrà il proprio medico di riferimento, e questi farà lavoro di équipe con i colleghi, ma sarà lui a rispondere alle domande dell’assistito.

E sarà sempre lui a seguire, se il caso, il paziente una volta dimesso. «La maggioranza dei ricoveri avviene per persone over 65 – sottolinea Telesca – che spesso hanno più patologie e che devono essere seguiti anche dopo il ricovero. Il sistema sanitario deve prendersi cura di loro anche dopo che hanno lasciato l’ospedale».

Non solo. Porte aperte nei reparti di terapia intensiva e semi-intensiva ai familiari e ai “care-givers” delle persone ricoverate. «Studi internazionali dimostrano come la presenza dei familiari può apportare grandi benefici ai pazienti, anche di natura sanitaria con una diminuzione delle complicanze cardiovascolari, calo dello stress e riduzione della degenza».

E ancora sempre più integrazione tra ospedale e territorio, e territorio più ricco di servizi a partire dalle Aft, le Aggregazioni funzionali territoriali della medicina generale, il cui numero continuerà ad aumentare anche il prossimo anno, per arrivare ai Cat, i Centri di assistenza territoriale, la cui costituzione è partita già quest’anno. Nel corso del prossimo anno è inoltre previsto lo sviluppo di progetti pilota che prevedono l’introduzione della figura dello psicologo all’interno di un Cap per Azienda, per sperimentare il rapporto di cooperazione tra medici e psicologi nell’ambito delle cure primarie.

Le Linee di gestione approfondiscono tutti i principali capitoli dell’assistenza, ponendo particolare attenzione al punto di vista, e dunque ai bisogni, dei cittadini, posti al centro dell’organizzazione del sistema. In particolare si rende necessario proseguire la revisione dei “setting” assistenziali per le principali malattie croniche e di maggiore criticità, in un’ottica multi-disciplinare e multi-professionale, e la razionalizzazione dell’offerta, garantendo le prestazioni di evidente e dimostrata efficacia.

«Intendiamo – precisa l’assessore Telesca – eliminare le pratiche obsolete ed inefficaci, che producono inutili sprechi, riutilizzando i risparmi di spesa in interventi sanitari, tecnologici e organizzativi di comprovata validità e di assoluta scientificità, estendendo gli strumenti di valutazione degli esiti assistenziali e dell’impatto sulla salute della comunità».

Vengono poi rinforzate le attività previste dal Piano regionale della prevenzione 2014-2018 in tema di screening neonatali; i programmi per la salute e la sicurezza nelle scuole e per il benessere dei giovani; la prevenzione delle dipendenze, degli incidenti stradali e domestici; la promozione dell’attività fisica, di un’alimentazione sana, sicura e sostenibile, non dimenticando le iniziative di sensibilizzazione sulle vaccinazioni, in particolare nell’età pediatrica.

Le Aziende per l’assistenza sanitaria sono autorizzate a procedere ad assunzioni finalizzate prioritariamente alla concretizzazione di specifiche progettualità, quali lo sviluppo dell’assistenza primaria, il potenziamento dell’odontoiatria sociale, il citato contenimento dei tempi di attesa, nonché la presa in carico delle persone affette da disturbi comportamentali.

SU http://messaggeroveneto.gelocal.it/udine/cronaca/2016/11/27/news/sanita-piu-risorse-e-meno-liste-d-attesa-1.14477105

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