Posizioni organizzative: queste sconosciute.
Le posizioni organizzative rappresentano uno strumento volto a potenziare, nel sistema di classificazione del personale non dirigenziale, un modello organizzativo aziendale che identifichi le responsabilità in modo diffuso e capillare, al fine di coinvolgere nel processo decisionale più figure che siano portatrici di valori e competenze, realizzando così il decentramento delle responsabilità secondo la logica delle autonomie e delle deleghe teso al recupero della meritocrazia e all’obiettivo del conseguimento dei risultati.
Con le posizioni organizzative si vuole riconoscere formalmente ed economicamente lo svolgimento di attività caratterizzate da una elevata autonomia con funzioni di programmazione, valutazione ed efficiente allocazione delle risorse assegnate, responsabilità, specializzazione e responsabilità aggiuntive rispetto a quelle previste per il profilo di appartenenza. Il titolare dell’ incarico di posizione organizzativa, nel caso in cui preveda la gestione di risorse umane , acquisisce il ruolo ” di preposto ” ai sensi del T.U. sulla sicurezza del lavoro, D.Lgs. 9 aprile 2008 n. 81.
La Direzione Aziendale, individua settori, uffici, unità organizzative o funzioni trasversali che richiedono una figura capace di autonomia gestionale o professionale e di coordinamento e propone, verificata la capienza del fondo contrattuale di competenza, l’istituzione della posizione organizzativa, determinandone lo scopo, le aree di responsabilità e le finalità principali.
L’ individuazione delle posizioni organizzative tiene conto dei seguenti elementi, anche in alternativa tra essi:
– Grado di innovazione organizzativa;
-Importanza strategica e coerenza organizzativa della posizione rispetto agli obiettivi aziendali;
-Trasversalità delle funzioni assegnate;
-Numero di operatori coinvolti;
-Attività con contenuto di elevata professionalità;
-Livello di autonomia e responsabilità della posizione, anche in relazione alla effettiva presenza di posizioni dirigenziali sovra ordinate;
-Grado di complessità delle competenze attribuite;
La proposta dovrà essere inoltrata alla Direzione Generale, che risponderà al proponente per iscritto entro 30 giorni dalla presentazione dell’ istanza .In caso di rigetto dell’istanza, per mancato rispetto dei criteri preventivi di ammissibilità, sarà cura della Direzione Generale, fornire adeguata informazione e motivazione in merito, al proponente della posizione.
Le posizioni organizzative sono formalmente istituite con atto deliberativo e successivamente attribuite con procedure comparative,ad esclusione del Responsabile Anticorruzione e Trasparenza dell’Azienda.
Gli incarichi a copertura di posizioni organizzative sono verificabili per risultati raggiunti e sono revocabili. Ad ogni posizione organizzativa è attribuita la relativa graduazione delle funzioni, sulla base delle proposte del Direttore/Responsabile, attraverso la “pesatura ” della stessa.Tale graduazione viene utilizzata per la ripartizione della disponibilità economica riservata alle posizioni organizzative, da definirsi all’ interno del fondo contrattuale di riferimento,e per la determinazione del relativo trattamento economico.
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