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 “In seguito all’incendio che è divampato qualche giorno fa presso l’ospedale George Eastman (OGE), esattamente in data 19 ottobre tra le ore 20 e 30 e le 21 per circostanziare al meglio l’accaduto, chiediamo che venga fatta chiarezza sulla mancata entrata in funzione dell’impianto antincendio e sulla chiusura automatica delle porte tagliafuoco”. E’ quanto riporta la nota della Segreteria provinciale Fials di Roma, che precisa:
“Per entrare nel dettaglio è di considerevole importanza il fatto che è stato il tempestivo intervento di un famigliare di una paziente, ricoverata in pronto soccorso, che ha avuto la prontezza e il coraggio di impugnare un estintore per inserirlo al di sotto della porta di accesso al Cup e domare le fiamme che stavano divampando.

Successivamente – prosegue la nota – l’intervento dei vigili del fuoco ha impedito che le fiamme si propagassero ulteriormente con esiti immaginabili e con danni più gravi. A oggi ci chiediamo e chiediamo al manager del Policlinico Umberto I, Domenico Alessio, contando che l’OGE dal 1° gennaio di quest’anno è presidio ospedaliero dell’azienda universitaria, se non sia il caso di avviare un’indagine approfondita sul malfunzionamento degli impianti di sicurezza e un controllo accurato delle apparecchiature presenti. Non ci possono rimettere operatori sanitari e pazienti. Soltanto il fatto di essere scoppiato in un orario in cui non c’era un’importante affluenza di utenza e la presenza dei sanitari era molto bassa ha impedito che potesse verificarsi il peggio”.
“Infatti è davvero preoccupante quello che è accaduto senza contare la paura inscenata nei presenti: malati, familiari dei malati, infermieri e medici. Oltre ai disagi che l’utenza ha dovuto subire per essere dirottata al Cup centrale dell’Umberto I per il pagamento del ticket per poi tornare all’Eastman per la prestazione. Attendiamo – continua la nota – le verifiche e soprattutto le risposte sul livello di sicurezza all’interno dei nostri ospedali”.
“Infine è doveroso interrogarsi a cosa sono realmente serviti gli oltre 13 milioni di euro spesi negli ultimi anni per mettere a norma il sistema antincendio dopo che, a seguito di un altro piccolo incendio scoppiato circa tre anni fa, vi è stato un sopralluogo dei Vigili del Fuoco con relativa prescrizione di adeguamento. Su questo argomento – conclude la nota Fials – invitiamo anche il presidente del Lazio, Nicola Zingaretti, a pronunciarsi sull’argomento sicurezza nei luoghi di lavoro, peraltro presidi sanitari”.

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