“Molti auspicano che la politica resti fuori dalla gestione della Sanità , noi lo pretendiamo”. La FIALS, maggiore sindacato Autonomo della Sanità Calabrese, attraverso il suo segretario Generale Bruno Ferraro commenta così le notizie relative alla richiesta formulata dal Presidente della Regione Oliverio al Commissario Scura di sospendere i 2 decreti che autorizzavano 616 assunzioni a tempo indeterminato in Sanità e la suddivisione dei budget per le strutture private ospedaliere e territoriali. “Se non fossero cose serie – scrive il sindacato – ci sarebbe da piangere! Ma come si fa a chiedere il 2 Gennaio la sospensione di assunzioni scadenti il 31 Dicembre e prorogate?
Ma come si fa a richiedere la sospensione del Budget ai privati per il 2017 che mette in sicurezza la programmazione e i livelli occupazionali prevedendo altresì, sempre per le strutture private, premialità sulle prestazioni da effettuare oggetto dei viaggi della speranza dei Calabresi? E come mai il Presidente Oliverio non ha contestato i restanti 137 Decreti del 2016 ma solo questi 3? Come può, un Presidente della Regione con tutto il Consiglio Regionale, Assessori Regionali, Centri Studi, Avvocatura, una pletora di centinaia di persone, non conoscere il meccanismo legislativo che sovraintende alla nomina del Commissario alla Sanità nella recente legge di stabilità? La stessa legge che non prevede l’automatismo della nomina di Oliverio a commissario ma che è discrezionalità del Consiglio dei Ministri su proposta del Ministro della Salute Lorenzin. Quindi Oliverio lasci stare Scura, che ha assunto nella Sanità Calabrese in soli 2 anni circa 2000 persone a tempo indeterminato, 1000 a tempo determinato e stabilizzato 400 precari e si occupi dei 5000 LSU – LPU che non ha stabilizzato, del Porto di Gioia Tauro con altri 400 lavoratori in uscita, degli aeroporti Calabresi in crisi, dalle Ferrovie da 3° Mondo, delle migliaia di cassintegrati in deroga che non percepiscono i sussidi e in ultimo, ma non per importanza, si interessi dei problemi giudiziari che in passato, nel presente e nel futuro hanno investito investono e investiranno i suoi consiglieri regionali. Ecco perché, conclude la FIALS con Bruno Ferraro, noi stiamo con Scura, con i lavoratori e le strutture pubbliche e private della Sanità Calabrese, difendendoli dalla politica invasiva clientelare di chi vuole, nelle nomine, privilegiare l’appartenenza politica rispetto alla competenza manageriale; è ora di dire basta alle speculazioni che questo nostro sistema sanitario permette alla politica stessa; basta allo sfruttamento politico/economico delle necessità derivanti dai problemi di salute che affliggono i nostri cittadini, gli stessi cittadini che fino ad oggi hanno espresso le proprie preferenze per essere rappresentati e tutelati ed invece si ritrovano ad essere strumentalizzati. La Fials appoggia quell’idea di benessere sociale che è simbolo di un popolo che sa di poter contare sulle proprie istituzioni, ma che purtroppo vede i propri vertici “infettati”. Ma se fino ad oggi esisteva solo il VIRUS adesso abbiamo trovato la “S”Cura”
Calabria – Fials: “Pretendiamo che la politica resti fuori dalla Sanità”