C’è aria di contentezza in casa Cgil per l’esito delle elezioni delle rsu nell’ambito del terzo settore. Il 22, 23 e 24 novembre scorsi in ben ventisei imprese che si occupano del sociale e del comparto sanitario che operano sul territorio provinciale sono infatti stati eletti ben 101 rappresentanti di Cgil su di un totale di 109 eletti. Non è mancato, però, un episodio che i vertici locali della Funzione Pubblica definiscono come “assai grave”.
Un bilancio positivo, quindi, quello di queste elezioni poiché sono stati oltre 1800 su 2764 (65%) i lavoratori che si sono recati ai seggi, allestiti nelle varie aziende, per eleggere le proprie rsu. “Rispetto all’ultima tornata, sono nettamente aumentate le aziende in cui eleggiamo rsu, da 15 aziende oggi siamo passati a 26- spiega la segretaria della Fp Francesca Battista-. Oltre il 90% degli eletti sono rappresentanti di Cgil (101 di Cgil, 6 di Cisl e 2 di Uil) e, quindi non possiamo dirci che soddisfatti di questo risultato che premia il lavoro quotidiano di tanti lavoratori e lavoratrici. Ci sono aziende come ad esempio Coop Serena in cui siamo riusciti ad ottenere il 100% delle rsu. In questa tornata poi siamo riusciti ad affermarci anche in realtà totalmente nuove, come la Fondazione Braghini-Rossetti”.
Un successo che dovrà dare nuovo slancio all’attivismo sindacale. “Ringrazio tutte le persone che si sono rese disponibili affinché queste elezioni andassero al meglio anche impegnandosi in momenti extra lavorativi- commenta il responsabile Fp, Natale Vitali-. È una bella scossa in un momento in cui si sente una generale disaffezione verso tutto ciò che riguarda la sfera sociale e politica”.
Grande gioia per il risultato, ma anche un episodio da stigmatizzare. “Voglio pubblicamente ringraziare i dipendenti della Public Sollievo, cooperativa con sede a Milano che in provincia gestisce la Quisisana 2 di Ostellato e un’altra struttura ad Argenta – sottolinea Luca Greco, segretario terzo settore Cgil- . Ebbene, il giorno prima delle elezioni, l’azienda ha impedito ai lavoratori di svolgere le elezioni inviandoci una semplice email. I lavoratori e le lavoratrici, però, non si sono dati per vinti e hanno svolto comunque le votazioni presso la Camera del Lavoro di Ostellato, impiegando il loro tempo libero. Un atteggiamento quello della Public Sollievo che ci ha lasciato sconcertati”.