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RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO – Trento, 16 dicembre 2016 – Le organizzazioni sindacali Fp Cgil e Fenalt hanno siglato, condizionatamente all’accoglimento delle loro proposte, l’ipotesi di accordo stralcio sul personale della sanità. A seguito di una burrascosa contrattazione che aveva visto Uil e Nursing up siglare un contratto al ribasso e con alcune luci e ombre nell’applicazione, i due sindacati avevano ritenuto opportuno non firmare, continuando la propria azione a difesa dei lavoratori. «Infatti – spiegano i segretari Mastrogiuseppe e Valentinotti – dopo quanto da noi fatto per portare risorse al tavolo della contrattazione, non ultimo l’incremento di 3 milioni di euro a seguito del protocollo firmato col presidente Ugo Rossi, non si poteva tollerare di chiudere in questo modo un contratto che i lavoratori aspettavano da più sette anni». A seguito di approfondimenti tecnici e dopo aver verificato la fattibilità delle proposte di Cgil e Fenalt, e confidando quindi nell’accoglimento delle stesse, le due sigle hanno deciso di siglare l’ipotesi subordinandovi la firma definitiva dell’accordo.

Le richieste sono:

  1. Un ulteriore aumento pro capite per tutte le figure professionali comprese tra le categorie A e C di 20 euro mensili, che restituisca ai livelli di reddito più bassi un minimo ristoro economico nonché il pagamento da parte dell’Azienda delle iscrizioni obbligatorie ad albi professionali per gli infermieri e le altre figure professionali.
  2. La certezza dell’avvio di un percorso di riqualificazione per la figura dell’oss e l’impegno a effettuare nel 2017 il monitoraggio delle figure operaie, amministrative e tecniche che necessitano di essere riqualificate.
  3. La certezza dell’avvio del percorso di omogeneizzazione contrattuale per il personale tecnico e amministrativo verso il comparto delle autonomie locali della Provincia di Trento stabilito nel protocollo del 16 novembre sottoscritto col presidente Rossi.

Le richieste avanzate sono nella logica di dare risposta a tutte le categorie di professionisti dell’Azienda sanitaria. «Riteniamo – spiegano Giampaolo Mastrogiuseppe e Maurizio Valentinotti – di aver dato prova di coraggio e serietà non facendoci prendere dalla frenesia di concludere, perseverando come dovrebbe fare ogni sindacato, nell’azione di lotta per il meglio dei lavoratori. La fretta molte volte è cattiva consigliera: ora l’unico ostacolo potrebbe essere la contrarietà di Uil e Nursing Up».

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