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Carrara, uniti per una battaglia di civiltà: «Ecco la sanità che vogliamo». Voto unanime in consiglio sulle richieste da presentare all’Asl.

Approvato all’unanimità dal consiglio comunale l’ordine del giorno sulla sanità locale. Quello che il nostro giornale aveva sperato si è concretizzato: maggioranza e opposizione si sono armate di senso di responsabilità per raggiungere un obiettivo comune, ovvero difendere la sanità locale. Così un documento votato all’unanimità in consiglio comunale, al termine di un acceso dibattito, a cui hanno partecipato il comitato in difesa del monoblocco e quello di salute pubblica provinciale. Ora è stato dato mandato al sindaco e alla giunta un chiaro e preciso intento: combattere affinché anche il nostro territorio possa avere una sanità degna di questo nome. Nello specifico, messo nero su bianco, queste le richieste per il quale Angelo Zubbani dovrà farsi portavoce al tavolo con la direttrice Asl Maria Teresa De Lauretis: «Che vengano completati e rispettati gli accordi sottoscritti nei Pal dell’Asl nel marzo del 2013 e della commissione sanità del 27 settembre. Di inserire nel Pal anche la conferma nel piano di area vasta le case della Salute di tipo complesso di cui una a Carrara centro con punto di primo soccorso e la creazione di un ospedale di comunità che potrebbe essere allocato nella palazzina di Monterosso e una ad Avenza mantenendo in tale presidio tutti i servizi esistenti, compresi quelli alla ‘Da Vinci’, sollecitandone l’iter di ristrutturazione. Inoltre chiediamo che a Marina venga mantenuta la struttura esistente». Viene chiseto inoltre «Il potenziamento delle cure intermedie e il completamento della struttura di Fossone destinata a Rsa. Inoltre chiediamo il potenziamento dell’assistenza domiciliare integrata e delle quote sanitarie in zona di costa. La risonanza magnetica al monoblocco, il potenziamento tecnologico di Radioterapia e del personale di Radiologia con apertura 12 ore. Il trasferimento della Pet tac a Monterosso, il rispetto del trasferimento del Sert, a chiedere il recupero del primo piano del monoblocco lato Sarzana, di intraprendere tutte le iniziative possibili per la tutela dei lavoratori dei servizi esternalizzati». Infine: «di avere un programma di tutti i movimenti dei servizi di area vasta da parte di Aasl e di favorire la commissione sanità ad aprire un tavolo di confronto con le rispettive commissioni dei Comuni di Massa e Montignoso».

Pronto a sedersi al tavolo con Massa e Montignoso, a patto che gli accordi del Pal 2013 vengano riconosciuti. È soddisfatto il sindaco Angelo Zubbani per il documento votato all’unanimità dal consiglio comunale, esito che dimostra un senso di responsabilità da parte dei consiglieri comunali, i quali hanno rinunciato per una volta alla loro bandiera politica per trovare un accordo che ci mostrasse uniti di fronte alla direttrice Maria Teresa De Lauretis. Nel documento viene chiesto a Zubbani di sedersi al tavolo con le commissioni Sanità di Massa e Montignoso per lavorare di concerto. «Sono disponibile ad andare a questi incontri, ma voglio essere sicuro che gli impegni presi nel Pal del 2013 vengano riconosciuti da tutti dove sono indicate le aspettative di Carrara. E’ per me insopportabile una sollevazione di scudi quandola Regione ha concesso una prima tranche di 10 milioni per finanziare le opere così come sono insopportabili i tentativi di impedire il trasferimento della scuola infermieri, la resistenza che alcuni primari ospedalieri mettobo in atto impedendo la piena attività di ambulatori come ginecologia, cardiologia e non ultimo endocrinologia. Mi sono stancato che a ogni tavolo venga ogni volta messo in discussione quello che avevamo conquistato con l’accordo del 2013 con l’Asl. Rivendico accelerazione per il completamento dei servizi rispetto alla programmazione del 2003 e asseverata dalla Regione. Massa ha avuto i suoi 150 milioni per il Noa, Carrara deve ancora avere almeno altri 5 milioni per le case della Salute».

Alfredo Marchetti

((http://www.lanazione.it/massa-carrara/cronaca/carrara-uniti-per-una-battaglia-di-civiltà-ecco-la-sanità-che-vogliamo-1.2627408))

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