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Le motivazioni sulla sospensione dei medici del servizio 118 Emilia Romagna per aver promulgato protocolli operativi con interessamento di responsabilità e autonomia per le
professioni infermieristiche aventi causa, a fronte della compensazione di attività chirurgiche delegate ad un robot non iscritto all’ordine “terreno” dei medici, porterebbe tutti gli attori delle politiche sanitarie ad interrogarsi su contesti così diversi, pur paralleli. Dove non arriva un chirurgo può delegarsi il robot, ma dove giunge il buonsenso non può agire l’infermiere. Se la coerenza è  un valore dell’agire istituzionale, il presidente Omceo Bologna dovrebbe sospendere il chirurgo e contenere l’ausilio meccanizzato per almeno un anno: tra un protocollo ragionato tra professionisti nell’interesse dei cittadini e un microchip eteroguidato a beneficio dei mass media prima di qualsiasi altro target, non vediamo differenza rispetto alla lesa maestà.

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