Abbiamo contattato gli avvocati Roberto Peara e Giacomo Doglio, del Foro di Cagliari, legali dei lavoratori che hanno presentato un esposto contro ignoti (di cui vi abbiamo dato conto ieri in questo articolo https://www.nodas.it/2021/02/02/covid-19-ospedale-sirai-40-sanitari-presentano-un-esposto-in-tribunale-per-il-mancato-rispetto-delle-norme-di-sicurezza/ ) sul presunto “mancato rispetto delle norme di sicurezza anti Covid-19” nel presidio ospedaliero Sirai di Carbonia.
Ad entrambi abbiamo chiesto, nella breve intervista che segue, di spiegarci le motivazioni che hanno portato alla presentazione dell’esposto.
Avvocati Peara e Doglio, per quale motivo avete presentato questo esposto?
Perché i lavoratori che assistiamo, impiegati con diverse mansioni e molteplici professionalità all’interno della ASSL Sulcis, ci hanno rappresentato la gravità delle condizioni in cui sono stati e sono tutt’ora costretti a operare, ovvero in palese violazione di ogni norma in materia di sicurezza e in spregio ai principi di cautela e precauzione, e perciò esposti, alla stessa stregua dei pazienti ricoverati, al rischio di contagio e di compromissione della propria salute. La presentazione dell’esposto è stato necessario in ragione del fatto che i lavoratori, con tutte le diverse comunicazioni inviate alle diverse Direzioni Generale e Sanitaria della ATS Sardegna e ASSL Carbonia, lamentavano gravissime criticità e nonostante proponessero di volta in volta delle soluzioni, non hanno mai ottenuto risposta.
Le criticità evidenziatesi all’ospedale Sirai si sono verificate anche in tanti altri presidi in ambito nazionale. Il problema è solo da ricercare nelle inadempienze e/o eventuali disservizi o è la specificità di questo virus a ingenerare situazioni ingestibili?
Il persistere di una situazione emergenziale, dopo nove mesi circa dal suo inizio, non può certo costituire una causa di giustificazione rispetto alle gravi omissioni perpetrate. Una delle principali ragioni per le quali si e’ reputata doverosa la presentazione dell’esposto è che una corretta applicazione delle regole contenute nella normativa statale e regionale avrebbe potuto, e questo vale anche per il futuro, evitare il diffondersi dell’epidemia in corso. Se non si tengono in adeguata considerazione indicazioni/linee di indirizzo nazionali e regionali per la gestione delle fasi di controllo della pandemia, si aggravano in misura esponenziale i rischi per la salute e la sicurezza dei lavoratori e per la salute degli stessi pazienti che vengono ricoverati per patologie differenti dal Covid.
MANOLO MUREDDU
Foto a corredo: avv. Giacomo Doglio