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Sanità, Regione Lazio: la libera professione nel pubblico è un ricatto per i cittadini. Abbiamo ricevuto una segnalazione di un lavoratore sulle prestazioni non più disponibili all’Ospedale San Camillo di Roma attraverso il cosiddetto percorso “istituzionale” (il servizio pubblico) ma effettuabili e con molta celerità attraverso l’intramoenia (la libera professione in strutture pubbliche).

Con una semplice verifica è stato facile riscontrare come le prestazioni non previste dall’elenco fornito sul sito dell’ospedale siano in effetti molto accessibili se fatte privatamente e a carissimo prezzo.

Nel primo caso una visita cardiologica con elettrocardiogramma a 150 euro (quindi oltre 110 euro in più del costo dell’eventuale ticket), nel secondo un elettrocardiogramma sotto sforzo a 180. In entrambi i casi le prestazioni risultano realizzabili il giorno dopo, come potete verificare ascoltando le due telefonate.

Parliamo di prestazioni di base, prestazioni indispensabile affinché il servizio pubblico tuteli la salute dei cittadini che, se erogati con queste modalità, risultano inique e non garantiscono l’universalità.

Questa modalità di gestione dell’intramoenia non solo tradisce le ragioni per cui fu istituita, ovvero la scelta del medico curante, ma soprattutto dimostra come l’austerità e i tagli (solo dal 2007 ad oggi 7.000 posti di lavoro persi e conseguentemente servizi saltati per le mancate assunzioni, come denunciamo qui siano stati scaricati sui cittadini, spingendo il sistema verso la privatizzazione.

http://www.fpromalazio.it/news.asp?id=5542

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