Riorganizzazione della sanità a Lucca, l’analisi e le proposte della Cgil di Lucca. Arrivano da un documento unitario, firmato dai sindacalisti Rossano Rossi, Giovanna Lo Zopone e Francesco Fontana. “La riorganizzazione in atto del sistema socio sanitario – dicono dal sindacato – sta mettendo il nostro territorio di fronte ad una prova decisiva. Con il superamento delle Asl, abbiamo i nuovi ambiti territoriali, tre distretti (Piana di Lucca, Valle del Serchio e Versilia) e la nuova Asl di Area vasta nord ovest (Lucca, Pisa, Livorno, Massa – Carrara). Dobbiamo perciò prendere atto dei nuovi assetti istituzionali, a livello di singolo distretto, dobbiamo fare sistema, definendo analisi e proposte condivise fra i diversi soggetti presenti nel territorio, distretto sanitario e conferenza zonale dei sindaci, prevedendo il coinvolgimento delle organizzazioni sindacali così come è previsto dalla legge e dagli accordi regionali e con l’Asl nord ovest. Sulle questioni riguardanti le problematiche socio sanitarie territoriali sono aperti tre tavoli di confronto nella Piana di Lucca, nella Valle del Serchio e da avviare in Versilia. Come Cgil, Spi Cgil e Fp Cgil riteniamo dare un contributo sulle questione aperte e sulle priorità da affrontare”.“Se vogliamo contare e far valere le ragioni dei nostri territori presso l’Asl di area vasta – dice la Cgil – là dove si decide, dobbiamo al più presto nei singoli distretti definire le analisi e le proposte distretto per distretto, fare i singoli profili di salute per poi definire i progetti con il piano integrato di salute, mettendo al centro la costruzione di risposte territoriali forti. Come Cgil confederale, unitamente ai sindacati delle categorie della funzione pubblica e dei pensionati, intendiamo dare il nostro contributo ai tavoli unitari di confronto aperti, richiamando l’attenzione su alcune questioni da noi poste negli incontri fatti a Lucca con il responsabile del distretto Asl e con la presidente della conferenza zonale dei sindaci”.
Innanzitutto la questione della casa della salute: “Si tratta di rafforzare e consolidare – chiedono dalla Cgil – le due case della salute attivate (Marlia e Campo di Marte) e programmare progetti ad hoc per fare ancora due case della salute, una al Turchetto per la zona est della Piana ed una a San Leonardo per la zona sud. Si tratta di garantire un sistema socio sanitario che abbia al centro la prevenzione alla malattia e la presa in carico e la cura delle persone nel territorio evitando e o limitando la necessità di ricovero in ospedale. Le case della salute prevedono: servizi alle persone, prelievo del sangue, diagnostica, specialistica, la presenza dei medici di famiglia, i letti di cure intermedie per evitare il ricovero e per dare risposte alle persone che dimesse dall’ospedale non sono pronte per rientrare al proprio domicilio, servizi socio sanitari domiciliari alle persone che ne hanno bisogno ed altro”.
Sulle liste d’attesa arriva anche una proposta per ridurle: “I tempi lunghi – dicono Rossi, Fontana e Lozopone – per avere risposte per visite specialiste, per la diagnostica e per gli interventi chirurgici, spesso brevi se si ricorre all’intramenia ed al privato, rappresentano una non risposta al bisogno delle persone. Su questo rivendichiamo l’apertura immediata di uno specifico tavolo, capire cosa è stato fatto con i finanziamenti ed i progetti passati e per condividere il progetto per l’abbattimento delle liste di attesa da definire entro il mese di dicembre prossimo (vedi delibera regionale e relativo finanziamento)”.
Sul pronto soccorso la situazione rimane critica: “Troppe persone – spiegano i sindacalisti – che si recano al pronto soccorso dell’ospedale San Luca, riscontrano situazioni di forte disagio per i tempi di attesa nella sala di aspetto prima della effettiva presa in carico con la dovuta risposta al bisogno. Il tutto a causa di fattori diversi: carenza di organici, mancanza di posti letto, organizzazione del lavoro, mancanza di filtro da parte del territorio, eccetera. Rispetto a tutto ciò è necessario un tavolo specifico che preveda la presenza insieme dei sindacati Confederali dei Pensionati e della Funzione Pubblica, visto anche la nuova organizzazione aziendale comunicata ai sindacati di categoria che non riceve assolutamente soddisfazione da parte dei lavoratori medici e del comparto e che coinvolge non solo il pronto soccorso ma altri pezzi importanti dell’ospedale San Luca”.
Infine le questioni legati a Rsa e consultori: “Sulle Rsa serve una apertura di un tavolo di confronto sulle questioni riguardanti la retta sociale/alberghiera e sui nuovi percorsi di ingresso nel sistema Rsa. Sui consultori come emerso dalla statistica fornita dall’ASL nord ovest e come sappiamo bene noi che viviamo su questo territorio, rispetto alle altre realtà, l’attività dei consultori da noi risultano fortemente insufficienti nelle risposte date nella prevenzione e cura per i soggetti interessati fra cui le donne e non solo. Da qui la necessità di aprire un tavolo di confronto specifico che abbiamo già chiesto all’azienda”.
“Da parte nostra – chiudono – come Cgil, Spi e Fp – intendiamo dare il nostro contributo, perché insieme sindacati, Asl e conferenza zonale dei sindaci, si riesca a fare sinergia, con l’obiettivo di affrontare e dare risposte ai problemi sopra richiamati, compreso la definizione di proposte e progetti per 2017, da proporre e sostenere all’Asl di area vasta con l’obiettivo di acquisire importanti risultati per il sistema socio sanitario territoriale e per le persone”.
SU http://www.luccaindiretta.it/sociale/item/82375-cgil-sinergie-e-confronto-per-risolvere-i-problemi-della-sanita.html