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 «La Città della Salute conta ad oggi 250 operatori co.co.co o a prestazione d’opera. Per 50 di loro il contratto scadrà a dicembre e non verranno rinnovati. È per questo che apriamo lo stato di agitazione, in attesa di incontrare l’azienda la prossima settimana: siamo pronti a manifestare davanti alla Regione». I sindacati Cgil, Cisl e Uil della Funzione Pubblica hanno indetto un’assemblea e si preparano al presidio per dar voce ai precari che lavorano nei comparti sanitari, amministrativi, tecnici e direzionali dei quattro presidi del polo ospedaliero torinese che dà lavoro a 11 mila persone. 

LA PROTESTA

La protesta parte all’indomani delle dichiarazioni dell’assessore Antonio Saitta che ha annunciato, fra il 2015 e il 2016, 2600 contratti tra assunzioni e stabilizzazione dei precari, nonché altri 100 nuovi posti di lavoro da infermieri, 80 da medico e 70 da Oss entro la fine anno, e poi ancora 500 per il prossimo, che serviranno per risolvere il problema dei riposi nelle turnazioni. E il rinnovo di questi contratti dipende proprio dalla Regione. I 250 precari della Città della Salute a oggi lavorano in tutti i comparti, dal Coes al Cpo, dal Centro Trapianti alla Gastroenterologia, dalla Banca del sangue alla Chirurgia Vascolare.

«Solo con la logica dei numeri sarà possibile tutelare questi lavoratori precari, ed è sicuramente grazie alla sentita partecipazione che sono già arrivati alcuni piccoli risultati con la convocazione di Cgil, Cisl e Uil da parte della direzione generale della Città della Salute – afferma Mario Caserta, dirigente sindacale della Cisl Fp torinese -. Siamo certi che l’avvocato Zanetta, sensibile alle difficoltà di questi lavoratori e preoccupato, qualora si concludano i loro rapporti di lavoro, per la cessazione dei servizi ai cittadini che questi soggetti prestano, saprà essere nostra alleato ed insieme troveremo una soluzione ponte a questa difficile vertenza regionale».

VERTENZA

«Riteniamo fondamentale, come prima tappa della vertenza sui lavoratori precari, prorogare i contratti di lavoro in scadenza al 31 dicembre in analogia a quanto avvenuto in altre Aso e Asl. Se tutto questo non avverrà, il problema si sposterà da una condizione lavorativa precaria a una ancora più grave condizione di vita precaria per centinaia di lavoratori. E’ del tutto evidente l’inacccettabilità di tale situazione», rincara Michele Cutrì di Uil Fpl.

Noemi Penna su http://www.lastampa.it/2016/10/25/cronaca/stato-di-agitazione-alla-citt-della-salute-per-il-rinnovo-dei-contratti-dei-precari-d4CXsptmEFFqMMXIhYaQgL/pagina.html

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