Avezzano, Indagini Asl su 254 dipendenti
AVEZZANO – L’indagine sugli imboscati all’Asl di Avezzano (L’Aquila) riguarda la posizione di 254 dipendenti. Il caso del personale portato agalla dalla Cgil Funzione pubblica riguarda personale assunto per ricoprire ruoli nel settore sanitario ma che con il tempo si ritrova a svolgere mansioni diverse da quelle di appartenenza.
Lo riporta oggi il quotidiano Il Centro.
Tra gli imboscati, molti sono infermieri.
Il caso riguarda principalmente l’ospedale di Avezzano, ma sacche di inefficienza, come le ha bollate il manager Rinaldo Tordera, sarebbero estese anche nelle strutture dell’Aquila, Sulmona, Castel di Sangro, Pescina e Tagliacozzo.
Lo scorso giugno la direzione sanitaria ha avviato un accertamento, all’interno di tutta l’azienda provinciale, per vagliare le situazioni del personale fuori posto, sanitario e non, e per valutarne le singole posizioni in base alle prescrizioni mediche o le deroghe di diritto.
Ci vorrà almeno un altro mese per un primo responso e per dire quante di queste sono regolari e quante no.
I 254 nella lista, in virtù di attestazioni mediche o di ragioni previste da specifiche norme, svolgono lavori diversi da quelli della professione sanitaria di appartenenza.
Deroghe in gran parte giustificate da motivi di salute o da esenzioni di legge.
“Sulla base di ciò che emergerà – ha evidenziato il manager Tordera al quotidiano – se necessario, verranno adottati conseguenti provvedimenti correttivi. L’accertamento di eventuali posizioni improprie servirà a rimuovere sacche di inefficienza e a recuperare, laddove possibile, preziosa forza lavoro per i reparti che ne hanno bisogno, nell’ottica del miglioramento delle prestazioni a favore dei pazienti”.
AVEZZANO – L’indagine sugli imboscati all’Asl di Avezzano (L’Aquila) riguarda la posizione di 254 dipendenti. Il caso del personale portato agalla dalla Cgil Funzione pubblica riguarda personale assunto per ricoprire ruoli nel settore sanitario ma che con il tempo si ritrova a svolgere mansioni diverse da quelle di appartenenza.
Lo riporta oggi il quotidiano Il Centro.
Tra gli imboscati, molti sono infermieri.
Il caso riguarda principalmente l’ospedale di Avezzano, ma sacche di inefficienza, come le ha bollate il manager Rinaldo Tordera, sarebbero estese anche nelle strutture dell’Aquila, Sulmona, Castel di Sangro, Pescina e Tagliacozzo.
Lo scorso giugno la direzione sanitaria ha avviato un accertamento, all’interno di tutta l’azienda provinciale, per vagliare le situazioni del personale fuori posto, sanitario e non, e per valutarne le singole posizioni in base alle prescrizioni mediche o le deroghe di diritto.
Ci vorrà almeno un altro mese per un primo responso e per dire quante di queste sono regolari e quante no.
I 254 nella lista, in virtù di attestazioni mediche o di ragioni previste da specifiche norme, svolgono lavori diversi da quelli della professione sanitaria di appartenenza.
Deroghe in gran parte giustificate da motivi di salute o da esenzioni di legge.
“Sulla base di ciò che emergerà – ha evidenziato il manager Tordera al quotidiano – se necessario, verranno adottati conseguenti provvedimenti correttivi. L’accertamento di eventuali posizioni improprie servirà a rimuovere sacche di inefficienza e a recuperare, laddove possibile, preziosa forza lavoro per i reparti che ne hanno bisogno, nell’ottica del miglioramento delle prestazioni a favore dei pazienti”.
28 settembre 2016 – 10:25 – © RIPRODUZIONE RISERVATAhttp://www.abruzzoweb.it/…/avezzano-si-indaga-su-…/610781-4/