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Su stabilizzazione in Ats: si fanno figli e figliastri a discapito di tutto il personale impegnato in prima linea contro il COVID.

Una scelta insensata favorirebbe un piccolo numero di lavoratori.

Delibera da revocare con urgenza. Parte la diffida del sindacato.   

“In Ats non si perde il vizio di creare disparità e divisioni tra i lavoratori. In una delle ultime  delibere infatti è evidente la scelta di fare figli e figliastri tra i dipendenti. A seguito di queste decisioni discutibili si vuole procedere alla stabilizzazione di un piccolo numero di lavoratori a discapito di tutti coloro che ne hanno diritto. Per questo abbiamo fatto immediatamente partire una diffida invitando la dirigenza a revocare la stessa delibera e a procedere con la stabilizzazione di tutte le figure” dichiara la Segretaria Confederale dell’FSI-USAE Mariangela Campus.

In riferimento alla Delibera n.199 del 22.03.2021 esprimiamo tutto il disappunto in relazione alla scelta dell’Amministrazione di procedere alla stabilizzazione di una sola categoria, all’interno del comparto,  e non coinvolgere tutte le altre figure,  con un unico bando.

Appare incredibile come data l’emergenza Covid e la carenza di figure sanitarie: Infermieri, TSLB, TSRM, Ostetriche, Autisti Soccorritori, OSS si pensi a stringere le maglie piuttosto che ad allargarle.

Inoltre il bando si discosta di molto dalla normativa nazionale, il D.Lgs. 75/2017, in quanto ammetterebbe solo coloro i quali abbiano svolto 36 mesi di servizio presso l’ATS (praticamente solo 10 persone), mentre la cd. legge Madia prevede all’art.20 che abbiano diritto alla stabilizzazione tutti coloro i quali abbiano maturato 36 mesi di servizio, anche non continuativi, all’interno della pubblica amministrazione negli ultimi otto anni.

La stabilizzazione risponde ai principi delineati dal comma 1 dell’art. 20 citato, che sono rappresentati dalla finalità di “superare il precariato”, di “ridurre il ricorso dei contratti a termine” e di “valorizzare la professionalità acquisita dal personale con rapporto di lavoro a tempo determinato”.

Pertanto si chiede di revocare immediatamente la Delibera su menzionata e bandire un’unica procedura di stabilizzazione per tutte le figure presenti in Azienda, in modo da non creare disparità di trattamento conclude la Segretaria Confederale dell’FSI-USAE Mariangela Campus.

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