Bordighera. Il punto di primo intervento dell’ospedale Saint Charles trasformato in studio medico per migranti. “Carico di lavoro aumentato e presenza di medici ed infermieri non sufficiente”, lamentano operatori sanitari. Ma l’ASL smentisce: “La situazione non è catastrofica. Il dato ufficiale è di 3 o al massimo 4 ingressi di migranti al giorno”.
La presenza di centinaia di migranti nella città di confine va ad influenzare anche il normale carico di lavoro dei nosocomi di Bordighera e Sanremo. E’ nella “città delle palme”, soprattutto, che i migranti vengono portati dalle ambulanze per ricevere assistenza. D’altronde, a differenza dei cittadini, gli stranieri non hanno un medico di base a cui potersi rivolgere in caso di bisogno: per cui anche per un mal di pancia o per la febbre diventa necessario l’accesso al pronto soccorso.
“La media giornaliera che abbiamo è tra i 3 e i 3 e mezzo accessi al giorno di migranti”, comunica l’ASL 1 imperiese,“Con qualche punta di 5 o 6 , ma questa è davvero un’eccezione. D’altra parte è meglio che queste persone vengano valutate da un pronto soccorso e trasportate con l’ambulanza piuttosto che lasciarle in balia di se stesse”.
Per evitare che gli ospedali vengano intasati, al Parco Roja è stato allestito, fin dalla sua apertura, un ambulatorio dove è presente un medico cinque giorni a settimana per cinque ore al giorno. Nei weekend la copertura sanitaria è garantita invece dalla guardia medica. Inoltre, per rispondere alle esigenze della Questura, come spiega l’azienda sanitaria locale, “Abbiamo un medico che visita i migranti che arrivano dalla Francia a ponte San Luigi”. “Sulla base delle valutazioni che fanno questi medici, che visitano quotidianamente dalle 35 alle 50 persone”, rende noto sempre l’ASL, “Alcune volte viene richiesto l’accesso al pronto soccorso o al punto di primo intervento , ma sono casi molto limitati”. I pazienti trasportati in ambulanza non soffrono, per forza di cose, di patologie infettive: la maggioranza presenta infatti traumi di varia natura o problemi addominali. Sembrano ormai lontani, dunque, i casi di scabbia e di varicella che avevano allarmato la popolazione.
Sul fatto che sia necessario o meno il trasporto in ospedale con l’utilizzo di un mezzo di soccorso (60 euro è all’incirca il costo di ogni intervento) ci sono delle divergenze. Da una parte ci sono gli operatori sanitari che parlano di un “buon 70% di codici bianchi” e dall’altra l’ASL che smentisce: “Nessun codice bianco. Si tratta per lo più di codici verdi e quindi di casi di media o bassa intensità. I ricoveri sono pochissimi perché sono pazienti giovani che non hanno particolari patologie: vengono visitati e, nella norma, subito dimessi”.
Al “problema”, comunque, non sembra esserci una soluzione: se fossero cittadini si rivolgerebbero al loro medico, ma essendo indigenti non possono far altro che essere accompagnati in ospedale. Anche perché questo è il solo modo di accertare le loro reali condizioni di salute.
http://www.riviera24.it/2016/11/bordighera-ospedale-saint-charles-diventa-studio-medico-per-migranti-lasl-precisa-situazione-sotto-controllo-240247/