LE VICENDE. Il primo episodio – ricostruiscono dall’Asl – si è registrato ieri pomeriggio quando, durante lo svolgimento delle sue mansioni, il dottor Zoppo è stato aggredito, verbalmente e fisicamente, da una donna che pretendeva assistenza immediata per la propria figlia, indipendentemente dalle attività già in atto verso altri utenti. Sono in corso accertamenti sulla dinamica dei fatti. La Direzione Medica di Presidio ha chiesto a tutto il personale che ha assistito all’aggressione di fornire una relazione dettagliata.Il secondo episodio questa mattina. Solo l’arrivo delle forze dell’ordine – denunciano dall’Asl – ha scongiurato che l’aggressione verbale alla infermiera De Vito avesse conseguenze peggiori.
L’ATTIVITÀ. “Ci troviamo di fronte – ha concluso Piazzolla – all’ennesimo inaccettabile atto di prevaricazione ai danni di personale sanitario, chiamato a svolgere una delicata funzione al servizio della tutela della salute. Queste aggressioni devono indignare, ma non fermare l’attività di tutto il personale che, quotidianamente, esercita le proprie funzioni per il bene della comunità. Invito tutti, pertanto, ad andare avanti con lo stesso zelo in modo da continuare ad assicurare ai cittadini l’inviolabile diritto alla salute”.
PARTE CIVILE. La Direzione Strategica ha garantito che l’Azienda fornirà tutte le tutele legali e si costituirà parte civile nell’eventuale procedimento a carico degli aggressori. La Direzione convocherà, inoltre, un tavolo inter-istituzionale con le forze dell’ordine per stabilire strategie comuni, volte a garantire l’incolumità degli operatori che svolgono le proprie mansioni in una realtà così complessa come quella del sistema dell’emergenza-urgenza.