Il nuovo Direttore Generale dell’Umberto I, il Dott. Vincenzo Panella ha convocato tutti i Coordinatori delle Professioni Sanitarie in un primo incontro generale, alla presenza del Direttore Sanitario, Prof. Ferdinando Romano e del Direttore del Dipartimento delle Professioni Sanitarie, Dott.ssa Laura Tibaldi.
“Quando noi pensiamo alla dirigenza di un Reparto, pensiamo all’Ordinario, al Primario che lo dirige ma pensiamo anche al Capo Sala di quel Reparto che ha la responsabilità diretta e personale di risorse, di funzionamento, di regole da rispettare, di attenzione verso i pazienti e di tutte una serie di elementi che fanno la differenza tra funzionare bene e non funzionare bene” ha dichiarato il Direttore Generale.
“Il DG – dichiara soddisfatta la Dott.ssa Laura Tibaldi – ha voluto condividere le linee progettuali e le prime azioni organizzative e riorganizzative che ha in mente nel suo mandato e piano triennale. Ha poi affrontato alcuni temi specifici rispondendo anche alle domande che alcuni Coordinatori infermieristici, tecnici gli hanno posto”.
I prossimi passi verso il cambiamento
“Il DG – prosegue la Direttrice del Dipartimento delle Professioni Sanitarie – ha assicurato, con il suo coinvolgimento in prima persona, un riconoscimento del ruolo del Coordinatore infermieristico, tecnico all’interno delle strutture, delle Unità Operative dei Dipartimenti; e, oltre che riconosciuto un ruolo, ha anche assicurato a noi un pieno coinvolgimento nell’attuazione delle sue strategie”.
Ma i problemi sono tanti, come affrontarli?
“I problemi sono tanti – prosegue Prof.ssa Tibaldi – e la Direzione aziendale non si è nascosta dietro un dito; penso che possano essere affrontati da oggi con un grande impegno, un grande senso di ruolo e di condivisione. Come si diceva in apertura, come si fronteggiano i problemi?
In primis con la consapevolezza del ruolo e l’autonomia, la responsabilità che il ruolo stesso definisce. E poi, una delle peculiarità delle Professioni Sanitarie tutte, soprattutto quando sono impegnate in ambito di coordinamento o di direzione, è un po’ di gerarchizzarli i problemi, creando meccanismi che sono necessari al cambiamento. Parlo di regole, ma prima ancora che regole, definizione di percorsi e, prima ancora, avere un’idea chiara e organizzata di quelli che sono gli obiettivi rispetto alle finalità.
Quindi, coinvolgimento, partecipazione e assunzione di responsabilità per quello che ci riguarda e condivisione, non solo dei problemi ma anche dei risultati e degli obiettivi; soprattutto essere sempre coerenti con quello che è il nostro obiettivo di garanti nei confronti del paziente, cittadino, utente.”
La formazione in aiuto al cambiamento
“Entro metà maggio partirà un Corso di formazione specifico per le Funzioni di Coordinamento di tutte le professioni sanitarie che il Direttore Generale ha visto e approvato; vi dettaglieremo più avanti” – ha concluso la Tibaldi.
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