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Tra l’indifferenza dell’Ordine Professionale di appartenenza, la compiacenza di alcuni e l’accondiscendenza di altri, registriamo la scorribande social di tale Barbara Balanzoni.

Lo dice il nome stesso: bara su tutta la linea e meriterebbe di essere ignorata. D’altronde per far parlare di sé non può certamente appellarsi a pubblicazioni scientifiche.

Cerca lo scontro ed un momento di notorietà?

Si avvale di provocazioni da due soldi disquisendo su questioni che anche il suo Codice Deontologico suggerirebbe di manipolare con cautela?

Non è nuova a queste gesta: insiste, evidentemente da illo tempore, confidando di acquisire appagamento.

Tempo perso, braccia negate all’agricoltura, e formidabile esercizio antropologico sulla deriva umana.

Gli scenari sono cinque:

  • ignorarla
  • lasciarla cuocere nel proprio brodo
  • segnalarne il comportamento all’Ordine di riferimento
  • denunciarne il tentativo di diffamazione a mezzo rete
  • stigmatizzarne i contenuti al social che le funge da cassa di risonanza per le proprie frustazioni

Dovremmo valutare tutti di costituirci parte civile, singoli professionisti e Ordini Professionali. Ma non succederà. Forse.

La posizione della Bar bara Balanzoni è comunque critica soprattutto se verranno avviate le doverose segnalazioni alle istituzioni competenti.

Non meno complicata potrebbe giungere la posizione di chi la “presiede” e che dovrebbe intervenire piuttosto che…

Al di là dei contenuti, del mezzo, della forma, interessa ragionare su chi possa essere interessato a tale livello di “relazioni” e “comunicazioni” interprofessionali.

Prendiamo atto che a qualcuno parrebbe piacere di giocare col fuoco mentre dovrebbe tutelare il proprio “…ente di diritto pubblico non economico sussidiario dello Stato…”

https://www.facebook.com/barbara.balanzoni/videos/1712267728880396/

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