È stato pubblicato un articolo giornalistico che entra nel merito dell’imminente rinnovo del Comitato Centrale della Fnopi, che viaggia a vele spiegate verso il primo quadriennio integrale come Federazione degli Ordini e non dei Collegi.
Il discredito che si coglie tra le righe di una notizia che notizia non è, era del tutto prevedibile: l’uva è acerba, pur saltando non la si raggiunge, e allora vai di omelie, sino a domandarsi, pur lecitamente, del perché di scelte politiche evidentemente ponderate ed equilibranti, concludendo con considerazioni strumentali e lesive della dignità delle persone.
Quando tra queste persone vi è la Presidente Nazionale della più grossa comunità professionale sanitaria, non si può fungere da cassa di risonanza e quindi non ci prestiamo a questo gioco autolesionista.
Respect.
Il luogo deputato per lo sviluppo delle politiche professioniali è e resta il Consiglio Nazionale degli Ordini e non gli asocial network, dove pullulano leoni da tastiera e appunto volpi che pur saltando non raggiungono l’uva.
Oltre che dai leoncini e dai volpini, occorre anche preoccuparsi dei malcelati, senza i quali oggi staremo a parlare d’altro.
È pieno il mondo di certi personaggi, anche non molto distanti dai nostri luoghi di vita e di lavoro.
Il problema è che pensano di uscirne indenni perché ritenuti tutti gli altri scemi.
Ma scemi non lo siamo, ed ogni casella andrà prima o poi al proprio posto.