RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO
OO.SS. R.S.U. dell’Area Vasta 2 Asur Marche
Al Presidente della Regione Marche, Luca Ceriscioli
Preg.mo Presidente, non ci trova affatto d’accordo con la Sua dichiarazione resa agli organi di stampa con la quale dichiara che il tema dei Fondi degli Enti ed Aziende del S.S.R. “sia fuori dal campo delle scelte politiche e discrezionali e che non attenga alla contrattazione regionale”.
E’ vero che la costituzione dei Fondi è competenza degli Enti ed Aziende del S.S.R., ma le Aree Vaste, fino ad oggi, avevano costituito i Fondi attenendosi agli Indirizzi Interpretativi ed Applicativi diramati dalla Regione Marche, con Deliberazioni della Giunta Regionale n.1160/2011 per il periodo fino al 2011, e n.1156/2013 per il biennio 2013-2014, dando applicazione alla L.R. n.13/2003 e nel rispetto della normativa statale, con particolare riferimento alla Conferenza delle Regioni ed alla Conferenza dei Presidenti delle Assemblee Legislative delle Regioni.
Inoltre lo scorso Luglio la Regione Marche, in coerenza, aveva anche predisposto una bozza di Deliberazione della G.R., presentata alle OO.SS. regionali, riguardante Linee d’Indirizzo per la definizione dei Fondi Sanità biennio 2015-2016, con l’intento ed impegno di discuterne appunto con le OO.SS. regionali. Tale Deliberazione, in concreto, avrebbe evitato il complessivo taglio di 1.378.404,38 euro ai Fondi all’Area Vasta 2 nel biennio 2015-2016, operato dall’ASUR, imponendo un conteggio per niente in linea con quanto deciso finora in materia dalla Regione Marche.
Come mai tale deliberazione è misteriosamente caduta nel dimenticatoio? I tagli ai Fondi del personale comportano conseguenze anche sul 2017 e sugli anni successivi, cristallizzando gli effetti della riduzione dei Fondi nel 2015. Nello specifico, per l’Area Vasta 2, in cui operano 3800 lavoratori, sul 2015, ben 357.204,94 euro di tagli riguarderanno il Fondo Progressioni Economiche Orizzontali e 331.997,25 euro di tagli interesseranno il Fondo Disagio e Straordinario.
Tagli che compromettono sia l’Accordo sulle Progressioni Economiche Orizzontali triennio 2015-2016-2017, sia il pagamento delle Indennità di Disagio, del Servizio di Pronta Disponibilità e del Lavoro Straordinario. Istituti contrattuali assolutamente fondamentali, per supportare le assunzioni e stabilizzazioni ripetutamente promesse. La stessa ASUR ha motivato i tagli in quanto “la Regione Marche non ha a tutt’oggi emanato una propria nuova direttiva sui Fondi”, aggiungendo altresì che “le Linee Guida in materia di definizione dei Fondi sarebbero prontamente aggiornate in presenza di successive e diverse disposizioni di legge regionale”.
Si tratta quindi di una evidente scelta politica e discrezionale, che oggi permette che le Aree Vaste subiscano immeritati tagli, con irregolare effetto retroattivo dal 2010 (considerato che le riduzioni nel periodo 2011-2014 erano state già apportate a regola d’arte, nel rispetto delle disposizioni emesse in materia dalla Regione Marche), basati su un conteggio stabilito d’imperio dall’ASUR che giuridicamente non può avere valore prescrittivo rispetto alla normativa statale.
La Sua sottolineatura sulla stampa che “non c’è nessuna volontà di tagliare da parte della Regione, bensì massima disponibilità a trovare strumenti per un punto di incontro tra Sindacati ed Azienda, stando a cuore i lavoratori e le lavoratrici” è peraltro smentita clamorosamente dal fatto che l’ASUR abbia già provveduto unilateralmente a blindare i tagli conteggiati, emettendo la propria Determina n.649 del 19 Ottobre, non rispettando quindi l’impegno assunto l’11 Ottobre (ultimo incontro in Regione) di “ricostruire” i Fondi e trovare possibili soluzioni contemplate dal C.C.N.L., previo svolgimento di capillari incontri in ogni Area Vasta con le ivi Rappresentanze Sindacali Unitarie, al fine di salvaguardare congiuntamente i Fondi 2015 ed i relativi Contratti Collettivi Integrativi aziendali stipulati.
Le chiediamo pertanto di dare indicazione all’ASUR di procedere come per altro fatto per il personale dipendente dell’Ente Regione (per il quale, nel biennio 2015-2016, e quindi dal 2017 e successivi, nessun taglio ai Fondi verrà operato continuando ad operare, correttamente confermate, le succitate norme statali) revocando i Tagli dei Fondi, perché proprio la Regione Marche è mancata, come presenza, su questa vicenda.
In assenza di riscontro, non esiteremo oltre, organizzando iniziative di protesta sul territorio a partire dalla manifestazione unitaria del prossimo 26 ottobre.