Band wagon, ma sino ad ieri dove eravate?
Tante organizzazioni sindacali scaricano il Ministro Speranza senza se e senza ma, come se questi anni fossero per lui stati una passeggiata.
Tutti, molti, troppi, chiedono:
1) che la salute dei cittadini ritorni a essere un punto fondamentale, come se appunto nella gestione fosse una seconda scelta
2) un impegno nel migliorare le leggi del precedente governo
3) di avere un sistema sanitario solido
4) che gli infermieri e gli altri professionisti del comparto possano contare su scelte che si rivelino coerenti e pienamente in linea con le priorità di un sistema che va ricostruito da zero
5) una stagione del fare, e non più quella delle promesse a vuoto e delle improduttive pacche sulle spalle
6) che il Servizio sanitario nazionale abbia una costituzione stabile, organizzata e diffusa del sistema territoriale esterno agli ospedali
7) iniziative per recuperare e valorizzare il ruolo del medico di medicina generale e del pediatra di libera scelta e dei medici ospedalieri, come se già non avessero i loro spazi
8) di migliorare notevolmente l’assistenza sanitaria a milioni di italiani alle prese con gravi malattie e che il sistema sanitario deve saper rispondere ai nuovi bisogni di questi cittadini
9) che la sanità è in sofferenza, novità assoluta, e che la tenuta del servizio sanitario nazionale è a rischio anche a causa del peggioramento senza precedenti delle condizioni di lavoro dei Medici e dei Dirigenti sanitari
10) una ripresa a regime delle relazioni con il Dicastero che è stato chiamato a dirigere, mettendo a disposizione gli strumenti per invertire questa deriva di svendita della Sanità Pubblica
11) di abbandonare tutte le politiche di deospedalizzazione che hanno colpito il settore negli ultimi 40 anni
12) di risollevare il Servizio sanitario nazionale, dopo anni di tagli che hanno portato ad una riduzione importante dell’offerta sanitaria
13) che la Salute torni ad essere un punto essenziale, fondamentale del programma di governo
Francamente viene da chiedersi in che mondo sindacale e sanitario avete vissuto sino ad ieri, parte integrante dei problemi oggi giustamente reclamati ma ieri tollerati.