“Ogne scarrafone è bell’a mamma soja”, ed è umanamente comprensibilissimo.
E’ meno limpida la difesa dello status quo tecnico/politico/didattico della misconosciuta, denegata, commerciale e marginale formazione post base con la specializzazione infermieristicolegaleforense (i minuscola).
L’evidenza incontestabile è lo sdoganamento-riconoscimento-valenza-sviluppo-rilancio dell’Infermieristica Forense (I maiuscola) non per il pregresso ma solo a seguito delle recenti risoluzioni e determinazioni del Consiglio Superiore della Magistratura in accordo con Consiglio Nazionale Forense e FNOPI.
nemmeno un migliaio di infermieri in possesso del Master di riferimento di I livello e qualcuno di II livello, poche decine infermieri forensi negli albi di CTU e Periti in circa cento Tribunali sul totale in n. 28 Corti d’Appello, decine di Tribunali senza infermieri forensi negli albi CTU e Periti, su un campione di qualche decina di infermieri forensi CTU e Periti solo n. 1 CTU conferita e n. 1 perizia depositata. (survey in aggiornamento)
Ma di cosa stiamo parlando?
Ma di cosa state disquisendo?
Di cosa disquisire, eccezion fatta per le paventate diffide con azioni legali connesse contro CSM, CNF e FNOPI?
Contro Consiglio Superiore della Magistratura e contro Consiglio Nazionale Forense?
Chi sarebbe il principe del foro che patrocina una simile cavalcata nella lite temeraria?
Nemmeno può dirsi che una risata seppellirà l’autoreferenzialità associativa così come riunita, (troppa importanza, ndr), certamente l’oblio saprà fare la sua parte.